Descrizione
Che cos’è Tramonti?
Ci sono luoghi che possono essere raccontati e presentati con poche immagini.
Ma ce ne sono altri che rappresentano invece, per un fotografo, una sfida quasi impossibile. Sono quei luoghi in cui l’ambiente si modifica ad ogni curva del sentiero. Dove l’occhio cade su mille particolari diversi, creati dalla natura o dalle mani dell’uomo, in cui tutto cambia ad ogni cambio di stagione.
Tramonti è sicuramente uno di questi luoghi.
Ma almeno in questo caso, possiamo dire che la sfida è stata vinta dal fotografo. Che ha saputo cogliere appieno nei suoi scatti la concretezza di questa terra, ma anche le sue suggestioni e la sua magia.
Le immagini di Luciano Cremascoli hanno qualcosa di speciale.
Parlano all’intelletto, documentando un mondo antico che sopravvive a discapito del tempo che passa. Un mondo fatto di sacrifici e sudore per far crescere l’uva -il dono più prezioso- su una terra già contesa dalle rocce e dal mare.
Parlano agli occhi, mostrandoci paesaggi unici plasmati dalla saggezza della natura e dalla caprbietà dell’uomo.
Così intense, che quasi sembra di riuscire a toccarli quei muri a secco, che si ergono come opere d’arte a proteggere viti, ciliegi, mandorli e noci. Più forti del mare e del vento.
Ma soprattutto parlano al cuore. E raccontano storie di fatica e di sacrifici. Di vittorie e sconfitte. Storie di santi, di contadini, di marinai. Di un luogo unico al mondo, nato e plasmato dalle forze più potenti e terribili della natura. Le tempeste, le onde del mare, la furia del vento, il passare del tempo.
Ma soprattutto le mani forti e delicate dell’uomo. E il suo desiderio di vivere e di far nascere la vita anche nei luoghi più improbabili. Come qui. Nella terra di Tramonti…
Alcuni anni fa l’Associazione Per Tramonti ha iniziato a studiare la possibilità di ripiantare le viti nei terreni in abbandono. Con la pubblicazione di questo libro l’Associazione intende far conoscere l’importanza delle attività di cura dei terrazzamenti e dei vigneti per garantire la sopravvivenza di questo paesaggio e la possibilità di tramandarlo alle future generazioni.
Pagine: 114