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Marina di Carrara. Storie di bagni, bagnini, bagnanti, musici…

20,00 

Dare un’occhiata alla storia degli stabilimenti balneari del nostro litorale, alcuni risalenti agli inizi del secolo scorso e perfino prima, i più giovani che hanno comunque superato i sessant’anni; capire come sono nati e come hanno progredito; il sudore, la fatica, i sacrifici in virtù dei quali poche sgangherate cabine sono diventate complessi armoniosi dotati di servizi confortevoli che richiamano ad ogni stagione tantissime persone, dovrebbe indurre a riflettere su una misura tanto drastica quanto, in una realtà come quella in cui viviamo, profondamente ingiusta.

Gli stabilimenti balneari così come nel nostro paese sono concepiti rappresentano una peculiarità tutta italiana che non trova riscontro in nessun altro stato europeo

ISBN: 978-88-8341-493-0 Categorie: ,

Romano Bavastro

Romano Bavastro, livornese, madre elbana, giornalista, già caposervizio de La Nazione, collaboratore de L'Europeo e del Corriere Fiorentino, ha pubblicato una decina di libri spaziando dalla maniera al mondo del marmo, dall'arte della scultura alla gastronomia. Autore in tempi diversi delle guide dei ristoranti dell'Espresso e del gambero rosso, in tema di gastronomia appunto ha firmato due divertissement Del porcello e delle sue prelibatezze dedicato in particolare al lardo di Colonnata; e Cento volte polpo con altrettanti modi per cucinare il curioso abitante dei nostri mari. Ha pubblicato un romanzo, il treno per Ljuba. All'isola d'Elba ha dedicato un volume di racconti La principessa del Volterraio uscito in più edizioni e L'isola d'Elba ed il suo cuore generoso, su tutto ciò che essa ha offerto nei secoli diventando famosa - già prima dell'avvento di Napoleone - in termini di pietre, minerali, acque sorgive, fanghi curativi...

Descrizione

Per decenni la spiaggia era stata, si fa per dire, affidata alla discrezionalità dei singoli. E allora i ‘capanni’ piazzati dove capitava, ombrelloni a macchia di leopardo. Con una costante che ricorda tanto ciò che raccontavano i nonni delle presenze a teatro prima che i biglietti venduti fossero numerati.

E la corsa quindi, specie negli spettacoli di rivista ed avanspettacolo, a conquistare i primi posti. Qui, anzichè avicinarsi alle ballerine per goderne più da vicino possibile avvenenza e profumi, l’attrazione è il mare.

E allora le cabine disposte ad un palmo dall’acqua, gli ombrelloni ancor di più in una corsa verso l’orizzonte che rende la spiaggia più corta in epoca che al contrario la vedeva assai più ampia e profonda di adesso.

Le immagini a cavallo del secolo dei primi anni del ‘900 regalano sensazioni di un allegro caos capace di donare ai frequentatori del tempo il sapore del nuovo, il contatto con una realtà in buona parte ancora da scoprire: emozioni da assaporare lentamente, ad occhi chiusi, come si fa degustando un vino d’annata.

Sensazioni ancor oggi possibili ove si guardino queste immagini estraniandosi da quando è intorno, tappi negli orecchi per non sentire il rumore dei motori o la tv che gracida, mentre sgombra da assilli e pensieri quotidiani.

Informazioni aggiuntive

Peso 1.500 kg
Dimensioni 24 × 2 × 29 cm
Via Papa Giovanni XXIII, 54 0587 483270 marketing@bandecchievivaldi.com