Descrizione
Michelangelo. Sogni di marmo ha origine da un profondo interesse personale per le vicende storiche connesse all’estrazione e alla lavorazione del marmo nel comprensorio apuo-versiliese e per le problematiche umane e sociali dei lavoratori del settore; da una speciale attenzione per i valori culturali e tradizionali che il marmo ha espresso e che ancora costituiscono il carattere fondamentale e distintivo di questa breve terra, stretta tra il mare e le vette delle Apuane. Da circa trent’anni, ormai, il marmo e la sua storia rappresentano per me un campo d’indagine privilegiato, nel quale ho profuso molto tempo e energie, e che ancora mi appare – per diversi aspetti – poco esplorato e dunque aperto ad approfondimenti in più direzioni.
Nel corso degli studi e delle ricerche, ho spesso riscontrato nei paesi del marmo segni tangibili della presenza di Michelangelo, un ricordo persistente, quasi un legame mai interrotto tra le cave, i cavatori e la memoria dello scultore: forse perché in questi luoghi, dove la montagna ha consentito con i suoi doni di pietra la sopravvivenza, seppure a prezzo di tante fatiche e di tanto dolore, la sofferta esperienza del Buonarroti a Carrara e Seravezza, a trarre marmi per le sue sculture, ha assunto nel tempo un significato emblematico. Soltanto qui, su questi monti taglienti e impietosi, tra la nostra gente ruvida e sensibile, impenetrabile e generosa, potevano misurarsi il genio di Michelangelo e la sua febbre per incontenibili sogni di bellezza.
Credo che il libro Michelangelo. Sogni di marmo possa offrire diversi livelli e ambiti di interesse e di lettura.