Descrizione
Ciò che ci terrorizza in quest’epoca è che Dio, o meglio, Papa Francesco, non dà più risposte alle nostre ansie se non per la banalità in cui l’etica sprofonda al livello della moralità.
Gli stessi scienziati osservano in vitro l’evoluzione di un virus di cui scoprono gradualmente il terribile potenziale se non quando si arrendono ai piaceri della disputa universitaria. I politici riconoscono a malincuore di essere obbligati ad allinearsi frammentariamente al progresso della scienza e a mostrare stupore dettato solo alla paura di future cause legali.
Le cifre raggelano: da 1,7 a 3,2 milioni di decessi nei paesi in via di sviluppo secondo l’International Rescue Committee (ICR) che ha formulato la sua previsione sulla base di informazioni riguardanti 34 <<Stati fragili o colpiti da conflitti>> dell’Africa e dell’Asia.
Domanda di una gigantesca rilevanza, che ci invita a porre il lavoro dello storico Mark Harrison: stiamo per cambiare la società o persino la civiltà, come nel caso dell’emergere di stati territoriali a seguito della peste nera? Ci sono, tuttavia, preoccupazioni legittime: com’è possibile che non abbiamo imparato lezioni coerenti e approfondite sulla biosicurezza dal ripetersi delle epidemie dalla fine degli anni 1980 agli anni 1990-2000 (BSE, Sars, influenza A H5N1, influenza A H1N1), tutto direttamente o indirettamente legato alla globalizzazione quando l’ondata di ottimismo sul successo della nuova economia si era affievolita dopo l’11 settembre, che una nuova epidemia avrebbe avuto effetti devastanti?
O il destino ci imporrà solo una riorganizzazione del capitalismo liberale? Per quanto riguarda la catastrofe sanitaria, sono le società confuciane, molto gerarchiche e fedeli a una ‘tecnologia civica’ (giulio Terzi) come nella Corea del Sud, a Taiwan o a Singapore ad essere state le più efficaci.
In una specie di competizione tra i modelli della società, è la democrazia occidentale che si è inchinata, contravvenendo così all’adagio di Churchill sul sistema meno peggiore disponibile in termini di organizzazione; lezione per l’Occidente? Ciò che si poù dire, in ogni caso, è che la tempesta planetaria del COVID-19 ha fatto precipitare le trasformazioni in corso e ha rivelato il mondo a se stesso.