Legami pericolosi
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Gli amanti del nuraghe
È una storia d’amore tramandata oralmente e risalente agli inizi del 1700, che ha come scenario le campagne di Silanus e come luogo degli incontri segreti il nuraghe Sarbana. Un amore dall’epilogo cruento per il contrasto opposto da un secondo giovane, anch’egli innamorato della ragazza.
Balentes
Prende spunto dalla vicenda di un parroco che, mai convinto appieno della sua vocazione, si perde nel tentativo vano, rivelatosi tragico, di dare un senso diverso alla sua esistenza.
Durante il racconto affiora qua e là la figura di un pericoloso bandito, Peppino Pes, la cui storia è raccontata in appendice.
Il sequestro
Una dolorosa vicenda che richiama i numerosi sequestri commessi in Sardegna nella seconda metà del secolo scorso, con una breve analisi di quel fenomeno. Vittima una ragazza rapita da malviventi senza scrupoli.
Demetrio Piras (nato a Silanus nel 1948, ufficiale in pensione dei Carabinieri) è autore di numerosi racconti e romanzi ambientati per lo più in contesti storici e sociali, quali sono le sue narrazioni risalenti all’epoca delle “Chiudende”, delle “Bardane” e dei “Sequestri di persona a scopo estorsivo” in Sardegna; sono sulla stessa linea la trilogia di romanzi che ha come sfondo l’Italia fascista e il libro L’INQUISITORE, che evoca l’attività di un frate domenicano della Santa Inquisizione mentre, nell’Alto Medioevo, si dedica al contrasto alle eresie. Sono romanzi e racconti che in definitiva mirano a infondere il valore della giustizia e il suo trionfo sul male, ivi compresi quelli elaborati assieme allo scrittore Giancarlo Nicoli, che prendono spunto più in generale da fatti realmente accaduti, spesso clamorosi. Ma negli scritti di Demetrio Piras non ci sono solo romanzi: c’è il libro NURAGHI, con numerose e suggestive immagini sulle antiche e misteriose costruzioni che popolano le campagne della Sardegna; c’è il libro MURALES, con 350 opere raccolte in 93 comuni dell’isola che raccontano il meglio del fenomeno muralistico sardo, dai suoi albori fino al 2010; e c’è il libro Chi ha ucciso Barbara Locci?, dove vengono riproposti i crimini pazzeschi compiuti dal 1968 al 1985 dal cosiddetto MOSTRO DI FIRENZE, con tutti i risvolti sociali che ne sono conseguiti.