Descrizione
La strada che Dario Bottazzoli ci vuole indicare con i suoi ritmi e le sue melodiose filastrocche nel libro “Sbuffa e Arruffa” è questa: il ritorno alla delicatezza materna, alla ineffabile bellezza di un abbraccio, all’incanto di una voce che con il suo semplice suono trasmette pace e rassicurazione, nel ricordo (etimologicamente: riportare al cuore) di un paradiso abbandonato con la nascita.
Solo le cure di una mamma sensibile e serena lasciano rivivere nel bambino, in altre forme, la profondissima quiete, la musica di un piccolo cuore in risonanza con un cuore più grande, la beatitudine di un essere immerso nel mare (mare, madre) amniotico.
Dario Bottazzoli ci conduce sull’originario sentiero dell’amore materno, oggi spesso distrutto da miseri surrogati affettivi, da algide tecnologie pedagogiche.
Perfino il cucciolo d’uomo rischia di essere reificato, ridotto a cosa, a oggetto da organizzare in una sorta i serialità produttiva, in una logica di disumana efficienza.
Il primordiale atto affettivo, giocoso e senza tempo, spesso è oggi pietrificato nell’oggettivazione di morte di astrazioni educative.
E con la perdita della “misura” materna, anche il ruolo paterno si smarrisce. Il disorientamento del padre, la sua “assenza” nella relazione educativa primaria, è un fatto verificato purtoppo da diversi decenni.
Dario Bottazzoli ci guida nello spazio mitico dell’armonia.
Il cuore della mamma pulsa insieme al cuore del bambino, l’abbraccio e la tenerezza donano nutrimento e bussola per orientarci con gioia nel mondo.
Leggete ad alta voce, per voi stessi e per i vostri bambini, le dolcissime filastrocche di Bottazzoli. Ritroverete la musica dimenticata, l’antica armonia in cui ognuno di noi ha vissuto.
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