Descrizione
Muri e ali. E’ un titolo stimolante quello scelto dall’artista Anna Maria Masoni per questa silloge poetica, parole che possono essere interpretate come metafora del superamento dei limiti che la vita ci impone o che talvolta noi stessi creiamo, oppure muri come cintura protettiva che permette alle nostre alidi dispiegarsi al vento della libertà.
E dalla libertà nascono le pagine bianche, il cui senso interiore rimanda al dialogo, dove l’uomo non è escluso ma è chiamato a partecipare. Pagine vuote da riempire come si vuole e come si può, fino ad esaurimento delle possibilità.
Credo che nelle sue poesie possano coesistere entrambi i significati, perchè in esse domina una consapevolezza profonda di ciò che è limite, ma che, proprio per averlo recepito come tale, consente una visione disincantata dei tempi della vita.
Un altro aspetto che sicuramente mi incuriosisce è la presenza di nomi appartenenti al cosiddetto “gentil sesso” come titolo delle poesie: non credo che ciò equivalga ad una dedica, posso solo pensare che rappresentino i silenzi di tante donne a cui ella ha dato voce.
La donna protagonista delle opere in Muri e ali dell’artista non ha una precisa individualità, è la DONNA in tutto il suo molteplice essere: schiava e dominatrice, madre e amante, giovane e anziana, protagonista o succube di situazioni materiali e spirituali, in definitiva è la summa del percorso esistenziale di ogni donna con le sue coerenze e contraddizioni.
E’ sicuramente una ‘poesia al femminile’ per la grande capacità di introspezione e autoanalisi che tutte, chi più chi meno, posseggono e che spesso può diventare uno strumento di sottile tortura psicologica ma anche di incredibili approfondimenti.