Descrizione
L’artista per la mostra Lucciole per lanterne ha ideato un progetto site-specific con cui tracciare la natura dei suoi attuali interessi e riflettere sul ruolo dell’arte in un mondo “iper-connesso”.
Le opere esposte – che consistono in tre differenti tipologie di quadri e due installazioni luminose – sono state ideate con l’obiettivo di far emergere un dialogo inedito non soltanto fra di loro, ma anche con gli spazi del Museo – tra cui una cappella rinascimentale – e con un quadro di Giorio Morandi proveniente dalla collezione Alberto Della Ragione.
L’opera Natura morta del 1923-1924 è stata individuata da Wang per essere esposta all’interno del suo percorso espositivo per suggerire che l’oggetto della sua produzione recente è la “ricerca illusoria dell’oggettività”.
Obiettivo – sembra indicarci tale confronto – raggiungibile per mezzo di un equilibrio precario quanto inebriante tra l’immagine astratta e quella figurativa, tra il quotidiano e il surreale.
Le composizioni di Morandi sono ben note all’artista cinese, nella misura in cui erano i soggetti da imitare durante i suoi studi di pittura alla Central Academy of Fine Arts di Beijing in Cina, dove adesso è professore di arte sperimentale.
La mostra Lucciole per lanterne comprende cinque nuovi gruppi di lavori che colpiscono per la loro eterogenità nonstante siano tutti collegati dalla comune indagine sulla luce.
L’esposizione di Wang Yuyang rappresenta un evento di assoluto valore scientifico e di apertura alla ricerca internazionale. Dopo aver ospitato gli artisti Ulla von Brandenburg e Jose Davila, rispettivamente dall’Europa e dal Centro America, il museo volge il suo sguardo all’Asia presentando la prima personale in Europa di Yuyang, protagonista dell’arte contemporanea cinese.