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LE CHIUDENDE. LA BARDANA. LA BARDANA.

10,00 

Due storie ambientate nella Sardegna del 1800.

LE CHIUDENDE, Custa es po te e cust’attera po su re.

Nel 1820 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I, con l’idea di valorizzare le campagne sarde e ammodernare il settore agricolo, emanò il famigerato “Editto delle Chiudende”, una normativa che potrò, senza che i diretti interessati (pastori e contadini) se ne rendessero conto, alla loro estromissione dal comune sfruttamento delle terre, un diritto acquisito da tempo immemorabile. Tante le proteste e le sommosse che ne conseguirono. La storia che qui viene raccontata prende spunto da un fatto accaduto in quel contesto.

LA BARDANA, Dromi poberu chi non este a tie.

Nella seconda metà dell’Ottocento il banditismo dilagava nell’area centrale della Sardegna e non era raro che, specie di notte, vere e proprie orde armate irrompessero e proprie orde armate irrompessero nei centri abitati per compiere delle razzie. Quelle “bardane” (o rapine), che prendevano di mira soprattutto le case dei ricchi, richiamano in qualche modo alla mente e leggendari assalti alle diligenze, ai treni e alle banche nel vecchio e mitico West americano. In quella cornice storica è ambientato questo secondo racconto.

LA BARDANA, parte seconda

è l’epilogo della storia precedente.

ISBN: 978-88-8341-580-7 Categoria:

Demetrio Piras

Demetrio Piras (nato a Silanus nel 1948, ufficiale in pensione dei Carabinieri) è autore di numerosi racconti e romanzi ambientati per lo più in contesti storici e sociali, quali sono le sue narrazioni risalenti all’epoca delle “Chiudende”, delle “Bardane” e dei “Sequestri di persona a scopo estorsivo” in Sardegna; sono sulla stessa linea la trilogia di romanzi che ha come sfondo l’Italia fascista e il libro L’INQUISITORE, che evoca l’attività di un frate domenicano della Santa Inquisizione mentre, nell’Alto Medioevo, si dedica al contrasto alle eresie. Sono romanzi e racconti che in definitiva mirano a infondere il valore della giustizia e il suo trionfo sul male, ivi compresi quelli elaborati assieme allo scrittore Giancarlo Nicoli, che prendono spunto più in generale da fatti realmente accaduti, spesso clamorosi. Ma negli scritti di Demetrio Piras non ci sono solo romanzi: c’è il libro NURAGHI, con numerose e suggestive immagini sulle antiche e misteriose costruzioni che popolano le campagne della Sardegna; c’è il libro MURALES, con 350 opere raccolte in 93 comuni dell’isola che raccontano il meglio del fenomeno muralistico sardo, dai suoi albori fino al 2010; e c’è il libro Chi ha ucciso Barbara Locci?, dove vengono riproposti i crimini pazzeschi compiuti dal 1968 al 1985 dal cosiddetto MOSTRO DI FIRENZE, con tutti i risvolti sociali che ne sono conseguiti.

Descrizione

Edizione riveduta.

Pagine: 240

LE CHIUDENDE

Questa storia mi fu raccontata molti anni fa dal “nonno”, uno zio acquisito, marito di una sorella di mio padre. Quando mi raccontò il fatto dal quale prende spunto questo racconto, eravamo diretti a uno dei sui terreni, in località Sarchine. Mentre camminavamo sul viottolo mi soffermai a osservare la tanca di Codes. Si trattava di un terreno vasto e pianeggiante, caratteristiche queste che rendevano il suo proprietario decisamente fortunato, al contrario della maggior parte dei contadini che possedevano solo piccoli e spesso scoscesi appezzamenti. Al “nonno” venne allora in mente un fatto avvenuto un secolo e mezzo prima, agli inizi dell’Ottocento, in cui era rimasto coinvolto un ragazzo sardo dal nome importante, lo stesso che portava il re di Sardegna.

LA BARDANA

Il termine sardo “bardana” viene oggi generalmente riferito alle rapine del passato, soprattutto a quelle della seconda metà dell’Ottocento, compiute in Sardegna da vere e proprie orde armate. I protagonisti erano banditi alla macchia, insieme ai quali però non di rado agivano persone insospettabili che non avevano conti in sospeso con la giustizia. Queste bande in genere occasionali si costituivano allo scopo di razziare provviste (granaglie, fomaggi, soldi ecc.) che dovevano servire al sostentamento degli stessi banditi, ma in certi casi anche di intere famiglie. Non pochi sostengono che il fenomeno delle bardane sarebbe stato in buona misura determinato dell’Editto delle Chiudende, la discussa legge del 1820 che modificò nell’isola i diritti di sfruttamento sulle terre private e demaniali e che provocò l’impoverimento di tanti contadini e pastori.

 

 

Informazioni aggiuntive

Peso 0,475 kg
Dimensioni 21 × 14 × 1,7 cm
Via Papa Giovanni XXIII, 54 0587 483270 marketing@bandecchievivaldi.com