Descrizione
Pagine: 280
“Montagna assassina!” quante volte abbiamo letto questo titolo sui quotidiani all’indomani di una tragedia.
Ma è veramente colpa della montagna se alcune vite vengono spezzate all’improvviso, mentre sono dedite al loro passatempo preferito?
Abbiamo cercato di dare risposta a questa domanda coinvolgendo innanzi tutto i familiari o gli amici di alcune vittime; ci siamo poi rivolti ad esperti: alpinisti, guide ambientali, membri del Soccorso Alpino, nel tentativo di sviscerare il tema dell’approccio alla montagna, degli errati comportamenti e delle diverse cause di incidenti.
Sono tanti i consilgli, le annotazioni, le riflessioni che vanno a comporre un vademecum estremamente utile per tutti gli appassionati delle alte quote.
Le Alpi Apuane sono un gruppo montuoso articolato e complesso, che in molti sottovalutano perchè è posto vicino al mare e le cime non superano i 2000 metri. Ma è proprio questo mix a renderlo unico, sia in termini di bellezza che di pericolosità, specialmente in inverno.
Dalle interviste emergono tantissime storie che si intracciano all’entusiasmante storia del Soccorso. All’inizio sono i cavatori, le guide e i portatori ad accorrere in aiuto degli alpinisti, che in pratica facevano dell’autosoccorso: per anni gliu interventi sono delle vere e proprie gare di solidarietà, attivate con tante buona volontà e metodi pionieristici.
Occorre quasi mezzo secolo per raggiungere gli elevati ed attuali livelli di professionalità; un traguardo che reso possibile grazie alla progressiva comparsa di nuove tecniche e di alcune innovazioni epocali, come l’uso della radio e dell’elicottero.
Una volta andava in montagna chi ci viveva e quindi si spostava liberamente quasi ad occhi chiusi, senza bisogno delle carte. Oggi, soprattutto nei fine settimana, c’è un maggiore afflusso di persone, che vengono sempre più spesso da lontano e che non hanno conoscenze approfondite sul territorio.