Descrizione
Nel settembre del 1943 Vinicio Modesti entrò nelle file della Resistenza.
La sua esperienza di partigiano lo vede prima protagonista nella lotta antifascista a Volterra, poi attivo nella “banda del Massetano”, infine, con il nome di “Beppe”, a capo della 5° squadra della 23 Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia”, una delle formazioni partigiane più valorose e attive nella provincia di Pisa.
Sotto il suo fermo e coraggioso comando alcuni giovani, mossi da giusti ideali, dall’amore per la libertà, dalla volontà di riscattare la Patria dall’ignomia fascista, presero parte a numerose azioni contro formazioni militari tedesche, soldati e fiancheggiatori repubblichini.
L’esperienza di partigiano combattente ha profondamente segnato la vita di Vinicio e anche dopo il conflitto bellico, prima nella sua città natale di Volterra poi a Pontedera e a Pisa, gli ideali in cui credeva, patria, libertà, democrazia, onestà, rettitudine, sono stati guida nella sua attività di docente, artista, padre e cittadino.
Nel diario che Vinicio ci ha lasciato si legge un passo rappresentativo di quello che è stato: “Era contento, anzi felice di poter fare qualcosa per la sua patria ingiustamente massacrata e denigrata. Lasciare la mamma, la famiglia tutta, Brunella, la creatura a lui più cara, era doloroso, ma tutto era subordinato a un ideale più alto: l’Italia”.
Vinicio, la tua battaglia a difesa dell’Italia, della democrazia, della libertà, sono state di esempio per le generazioni a te successive ed anche per la nostra. Grazie anche a te se i partigiani ci sono ancora e ci saranno sempre.
Pag: 135