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Nuraghi

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Il nuraghe è il simbolo della Sardegna. Queste antiche quanto misteriose costruzioni che popolano le campagne dell’isola (si calcola che siano circa 7.000 sebbene in gran parte diroccate) testimoniano il passaggio della Civiltà dei Sardi, sviluppatasi in Sardegna tra il secondo e primo millennio a.C..

Una rassegna principalmente di immagini, certamente non esaustive, in aggiunta al copioso materiale illustrativo e storico già esistente, che vuole essere un ulteriore stimolo alla conoscenza di questa parte di preistoria dell’isola.

ISBN: 978-88-8341-384-1 Categoria:

Demetrio Piras

Demetrio Piras (nato a Silanus nel 1948, ufficiale in pensione dei Carabinieri) è autore di numerosi racconti e romanzi ambientati per lo più in contesti storici e sociali, quali sono le sue narrazioni risalenti all’epoca delle “Chiudende”, delle “Bardane” e dei “Sequestri di persona a scopo estorsivo” in Sardegna; sono sulla stessa linea la trilogia di romanzi che ha come sfondo l’Italia fascista e il libro L’INQUISITORE, che evoca l’attività di un frate domenicano della Santa Inquisizione mentre, nell’Alto Medioevo, si dedica al contrasto alle eresie. Sono romanzi e racconti che in definitiva mirano a infondere il valore della giustizia e il suo trionfo sul male, ivi compresi quelli elaborati assieme allo scrittore Giancarlo Nicoli, che prendono spunto più in generale da fatti realmente accaduti, spesso clamorosi. Ma negli scritti di Demetrio Piras non ci sono solo romanzi: c’è il libro NURAGHI, con numerose e suggestive immagini sulle antiche e misteriose costruzioni che popolano le campagne della Sardegna; c’è il libro MURALES, con 350 opere raccolte in 93 comuni dell’isola che raccontano il meglio del fenomeno muralistico sardo, dai suoi albori fino al 2010; e c’è il libro Chi ha ucciso Barbara Locci?, dove vengono riproposti i crimini pazzeschi compiuti dal 1968 al 1985 dal cosiddetto MOSTRO DI FIRENZE, con tutti i risvolti sociali che ne sono conseguiti.

Descrizione

I nuraghi costituiscono il simbolo forse più rappresentativo della Sardegna.

Tramandati dai sardi che popolarono l’isola nel secondo e primo millennio avanti Cristo, i nuraghi sono disseminati in tutto il territorio, per lo più immersi in aspre e desolate campagne.

La peculiare ingegneria edilizia dell’epoca aveva aperto cantieri in tutta la Sardegna. Si calcola che siano circa 7.000 queste opere per lo più a forma tronco-conica, realizzate ad arte solo con grosse pietre sovrapposte, senza malta, ma che denotano nella loro sobrietà una progredita tecnica di costruzione.

Sulla funzione dei nuraghi solo ipotesi: forse templi di culto consacrati al Dio Sole (una delle tesi più accreditate), forse sedi dei capi villaggi, forse fortini delle comunità locali per custodirvi i beni più preziosi, forse prigioni, torri di osservazione, estremi baluardi difensivi in occassione di attacchi o invasioni; non manca nemmeno chi li collega allo studio dell’astronomia. Comunque, non vi è dubbio che il nuraghe sia stato l’entità aggregativa urbana più importante delle collettività del tempo.

Questo libro include solo una minima parte dei nuraghi. In questa rassegna si trovano comunque moltifra i più conosciuti, più comodi da raggiungere e meglio conservati.

Un libro volutamente di immagini volte più che altro a stimolare quanti frequentano le coste della Sardegna affinchè non si perdano questo mondo primordiale.

Apprtengono al periodo della Civiltà nuragica anche i pozzi sacri dell’acqua, i betili e le cosiddette tombe dei giganti, monumenti dedicati ai defunti. Anche queste rappresentate in questo libro con una breve rassegna fotografica.

174 Pagine

 

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