Descrizione
Murales edizione multilingue: italiana, inglese e tedesca
L’idea di un’arte collettiva, fruibile da un pubblico più vasto possibile, nacque agli inizi del 1900 dall’intellettuale messicano Gerardo Murillo, detto ATL, un giornalista pittore e filosofo che aveva approfondito i suoi studi anche in italia. Le sue idee trovarono poi, negli anni Venti, i maggiori rappresentanti in José Clemente Orozco, Diego Rivera e David Siqueiros, pittori di fama internazionale.
Furono soprattutto loro i padri della nuova forma di arte figurativa realizzata sulle pareti esterne degli edifici, sia pubblici che privati. I temi dominanti erano la libertà, la giustizia e gli ideali rivoluzionari, all’epoca in voga in tutta l’America latina.
In Sardegna, gli stessi temi pittorici, estesi e diverse altre problematiche sociali come la pace e la guerra, il fascismo e la Resistenza, la disoccupazione e l’emigrazione, la corruzione nella politica, l’emancipazione della donna, i temi ambientali, la protesta a Pratobello, sono stati, con una propria specificità, ripresi a Orgosolo a partire dal 1975 mediante la realizzazione di murales in tutto il centro storico.
Note figure politiche sarde come Gramsci e Lussu, letterarie come la Deledda, nonché rivoluzionarie internazionali come Che Guevara, spiccano dalle pitture a sostenere le varie tematiche.
L’autore principale di questo filone di opere, che spesso ha ricevuto la collaborazione dei ragazzi delle scuole, è Francesco Del Casino, professore senese da anni trapiantato in Sardegna.
Ma se da una parte è Orgosolo a distinguersi sulle problematiche sociali, dall’altra è San Sperate, ribattezzato Paese Museo che vanta la realizzazione dei primi murales.
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