Descrizione
Il caso “ebrei”, tragico e intrigante insieme, mi incuriosì e decisi di indagare più a fondo pur essendo consapevole di aver accumulato un ritardo incolmabile dovuto alla scomparsa di quasi tutti gli attori e alla difficoltà di reperire documentazione cartacea dopo il sistematico insabbiamento delle malefatte di affiliati e fiancheggiatori del partito nazionale fascista permesso e operato negli anni.
Un aiuto inaspettato per una ricostruzione più attenta dei fatti lo ricevetti con la pubblicazione di un altro mio libro, In tempo di guerra, nel quale, molto sineticamente e con grande cautela, parlavo tra l’altro di queste persone e delle loro vicissitudini. Quelle pagine risvegliarono parecchie menti impigrite dal bisogno di dimenticare o dalla colpevole reticenza, facendo emergere situazioni fino ad allora sconosciute e stimolando nuove, circostanziate, rivelazioni.
Un quadro più preciso dell’accaduto andava finalmente delineandosi: avevo tra le mani la verità, dunque?
No; non ancora. Nonostante vent’anni di ricerche , il materiale raccolto non era sufficiente per ricavarne un saggio storico. Troppe lacune, troppi “si dice” e buchi temporali; di conseguenza, grande il rischio di essere accusato di scarso rigore, di ricostruzione arbitraria o, addirittura, di falsità (e quando si parla o si scrive di argomenti attinenti una materia così delicata e discussa come la Shoah, imprecisioni e pressappochismo non sono ammessi).
Che fare allora di quegli appunti, delle tante registrazioni raccolte?
Decisi di scriverne una sorta di romanzo nel quale, pur nel rispetto dei fatti essenziali ma nascondendo prudenzialmente luoghi e attori “veri” dietro nomi di fantasia, potevo riempire buchi e lacune a mio piacimento inventandomi pure, alla bisogna, personaggi di comodo e situazioni funzionali alla narrazione che avevo in testa.
Pur ispirate a quei tragici accadimenti, le pagine che andrete a leggere narrano, sì, di una storia di ebrei e di persecuzioni ma non esattamente quella.
L’autore